ZLOTY racconta la storia di due personaggi, un clown e un musicista, ex membri di un’antica compagnia di circo ambulante dell’inizio del secolo scorso.
Un forte temporale ha strappato il tetto della loro tenda, distruggendo lo spazio che ospitava il loro spettacolo, il loro lavoro, e lasciandoli senza lavoro. A questo punto, i membri della troupe sono sopraffatti e impotenti e qui inizia la loro disgregazione, il loro fallimento, il loro declino agrodolce… e la compagnia si dissolve.
Ora restano solo loro, le anime più innocenti e incoscienti del gruppo; il clown e la musica, che, al seguito della loro tenda rotta e del camion dei pompieri con cui hanno spostato il circo, si fanno strada, per inerzia, senza direzione, osservatori di un mondo che cambia…
Nella fretta della strada, il camion, l’unico che sembrava andare avanti e non abbandonarli mai, decide di smettere di funzionare e si rompe.
E qui inizia lo ZLOTY. Lo scopo di avviare il camion è dove, senza volerlo, ci mostrano la loro storia e come sono arrivati fin qui. La sua vita in libertà e i suoi difetti, cercando, nonostante tutto, di mettere in moto il camion per poter CONTINUARE.
Lo capiranno?
Un clown che si spoglia per mostrare cosa c’è dietro la “maschera” e allo stesso tempo condividerlo poiché il lavoro è già parte inscindibile di lui.
La musica composta esclusivamente per Zloty ci accompagna emotivamente e rafforza ciò che accade in ogni scena. Come questi due personaggi, che si accompagnano, si aiutano e si rinforzano, a modo loro. Compagnia Pau Palaus.